Roma, 9 giugno 2020
CCNL Funzioni Locali – la ri-ripresa della trattativa
Si è svolta oggi, dopo quattro mesi di stop del periodo di lockdown, in modalità videoconference la riunione ARAN che ha decretato la ripresa delle trattative sul CCNL dell’Area Funzioni Locali.
Ieri - tardo pomeriggio - ARAN aveva inviato un ulteriore documento contenente le prime indicazioni sul trattamento economico. Sostanzialmente la bozza si fermava alla quantificazione dell’aumento dello stipendio base, pari circa 20 euro mensili lorde per il 2016, 65 euro mensili lorde per il 2017 e 125 euro lorde dall’1/1/2018. Nessun elemento è stato indicato per la componente accessoria relativa alla retribuzione di posizione e risultato. Per i segretari comunali nessuna di queste indicazioni (ne tabellare ne accessorio) era presente.
La discussione odierna è ripartita dalla bozza di articolato giuridico inviato già a maggio scorso che non aveva visto accolte le proposte di parte sindacale a fronte di numerose norme molto critiche sul tema della responsabilità disciplinare e dirigenziale e con la richiesta datoriale di introdurre nuove fattispecie di revoca dell’incarico e recesso dal rapporto di lavoro.
Il presidente Naddeo ha precisato che la bozza di maggio 2020 è scaturita dal confronto con i Comitati di Settore, ha chiesto a ciascuna sigla sindacale di evidenziare, rispetto alla stessa, i punti nodali che hanno bisogno di essere sciolti per il prosieguo proficuo delle trattative ed ha indicato una road map di riunioni settimanali (la prox il 18 giugno) per cercare di concludere il lavoro prima dell’estate e con possibilità di riunioni tematiche per approfondire le questioni specifiche delle tre dirigenze (ELL/Regioni, PTA del SSN e Segretari).
Tutte le sigle sindacali hanno convenuto con il metodo proposto ed hanno innanzitutto richiesto che le relazioni sindacali prevedano stesse materie e stesse modalità per tutti i dirigenti dell’Area, con livelli di confronto regionale finalizzati a consentire anche agli enti minori (- 5 dirigenti) di poter avere relazioni sindacali in aggregazione. Per la PTA il confronto regionale è già nel sistema delle relazioni sindacali del SSN.
E’ stata richiesta inoltre, una maggiore attenzione nel contratto sul tema del conferimento degli incarichi dirigenziali, definendo procedure trasparenti che valorizzino il merito e la competenza; è stato chiesto altresì di disciplinare più compiutamente il contratto individuale di lavoro, e particolare attenzione è stata richiesta in ordine alla necessità di disciplinare compiutamente gli aspetti che attengono alle cosiddette riorganizzazioni della macrostruttura stabilendo criteri e tempi affinché possano essere effettuate e chiedendo in particolare che le stesse siano oggetto di discussione da parte dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione. Su tali ultime tematiche in particolare, la parte datoriale si è resa disponibile a presentare una propria proposta. E’ stata richiesta la valorizzazione della polizia locale e delle avvocature e la soluzione dei problemi dei segretari relativi al cd galleggiamento ed alla revoca ex art. 100 TUEL (proposto come una terza tipologia di recesso).
Sul tema delle nuove ipotesi di responsabilità dirigenziale e disciplinare (con conseguente allargamento di revoca degli incarichi e recessi dal rapporto di lavoro) Fedirets (ma non solo) è stata ferma nel chiedere che questo CCNL non ne debba trattare sia perché la materia è già ampiamente disciplinata dalla legge e dai precedenti CCNL, sia perché non è stata oggetto di ulteriori previsioni in nessuno dei contratti di lavoro dirigenziali fin qui stipulati (ed in particolare in quello delle Funzioni Centrali che costituisce pietra miliare per tutta la dirigenza pubblica). Né gli aumenti economici che potranno scaturire dal CCNL possono minimamente giustificare l’accettazione di norme così peggiorative dello status giuridico.
In merito all’introduzione della retribuzione di parte fissa e variabile anche per la dirigenza regionale e degli enti locali, sono state richieste rassicurazioni sulla valutabilità ai fini previdenziali della parte variabile e la computabilità della stessa ai fini della liquidazione per tutti i dirigenti dell’Area.
Per la PTA Fedirets è tornata a chiedere un ulteriore incarico gestionale per i dirigenti privi di struttura complessa e semplice, ha ribadito la richiesta del 3,48% pieno degli aumenti contrattuali al pari della restante dirigenza dell’Area, la conferma del requisito dei 5 anni di servizio dirigenziale per l’incarico di struttura complessa, la limitazione dell’accesso pluricategoriale ai soli ruoli PTA (salvo norma ad hoc per le ARPA), gli onorari professionali equiparati per tutti gli avvocati dell’Area.
Per i segretari va risolto il problema delle relazioni sindacali, ridotte al solo livello nazionale e con ambiti di competenze molto ristretti, della revoca ex art 100 tuel, da inquadrare nel sistema della responsabilità disciplinare, della rimodulazione della retribuzione di posizione in parte fissa e variabile, per rimediare alle incongruenze del meccanismo del galleggiamento e della abolizione per legge dei diritti di segreteria negli enti con dirigenti.
Il Presidente Naddeo si è impegnato a lavorare per la prossima riunione sulle richieste in tema di Relazioni sindacali, incarichi dirigenziali, disciplinare e galleggiamento per i segretari al fine di verificare un primo avvicinamento delle posizioni che allo stato si presentano alquanto distanti. Ha chiesto quindi alle OOSS un pari sforzo di mediazione per la felice e rapida conclusione del CCNL.
Giovedì 18 speriamo di poter verificare quanto effettivo e concreto sarà stato lo sforzo.
Il Comitato Esecutivo Fedirets
Elisa Petrone
Mario Sette
Silvana De Paolis
Samuel Dal Gesso